I Lettura:
Gen 18,1-10
II Lettura:
Col 1,24-28
Vangelo:
Lc 10,38-42
Testi di riferimento:
Gen 13,10-11; Nm 18,20; Dt 30,19-20; Sal 16,5-9; 142,6; Sir 15,16-17; Sir 45,20-22; Mt 7,13-14; Lc 4,39; 8,13-15.18; 9,5.53; 10,8.10; 12,22-26.29-31; 18,17; 19,6; 21,33-34; Gv 6,27; At 2,41; 6,2; 11,1; 16,34; 17,11; 22,3; 1Cor 7,32-34; 8,6; Fil 3,10; 4,6; Col 1,12; 1Ts 1,6; 2,13; 2Tm 1,8; Gc 1,21; 1Pt 1,3-4; Ap 1,9
1.
L'accoglienza di Cristo. È uno dei temi principali di Lc, e in modo particolare lo si riscontra nei capp. 9-10. Gesù intraprende il suo viaggio verso Gerusalemme e i samaritani non vogliono accoglierlo. Gesù manda i settantadue che saranno accolti o non accolti e attraverso di essi si accoglie o si rifiuta Cristo stesso e quindi lo shalom del regno di Dio. La domanda posta dal dottore della legge nel brano della domenica precedente (“Cosa devo fare per ereditare la vita eterna?”), diventa ora una chiave interpretativa per il seguito del Vangelo di Lc, compreso il brano odierno. Per ottenere la vita eterna – nel senso biblico di vita piena, realizzata, felice – occorre fare la cosa giusta, nel modo giusto. Il punto di riferimento è però Cristo. Occorre fare la cosa giusta, nel modo giusto, nei confronti di lui. Si ottiene la vita eterna se si accoglie il regno di Dio nella persona di Gesù. In Lc il verbo “accogliere” si riferisce quasi sempre alla salvezza che viene da Cristo (vedi testi di riferimento). Però non tutti sono capaci di accoglierlo veramente.
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