I Lettura:
Es 34,4-6.8-9
II Lettura:
2Cor 13,11-13
Vangelo:
Gv 3,16-18
Testi di riferimento:
Gen 1,26-28; Es 3,13-15; 32,11-14; Ger 10,16; Mt 28,19; Mc 1,9-11; 16,16; 28,19; Lc 19,10; Gv 1,18; 3,36; 6,40; 12,47-48; 16,12-15; 17,3.21-24; Rm 5,5.8-10; 8,32.34; 2Cor 5,19-21; Gal 2,20; 4,4; Ef 2,4-7; 4,4-6; 2Ts 2,16; 1Tm 1,15-16; Eb 1,1-3; 2,3; 12,25; 1Pt 1,2; 2Pt 1,4; 1Gv 3,1.16; 4,8-10.19; 5,10.12
1. Il mistero della Trinità. Se la rivelazione centrale dell'Antico Testamento consiste nell'unicità di Dio, quella del Nuovo Testamento risiede nel fatto che quell'unico Dio è in tre Persone. L'evento Cristo e la venuta dello Spirito Santo hanno condotto gli apostoli alla conoscenza di questa verità per loro impossibile da raggiungere prima. Gesù aveva detto loro che non erano in grado di comprendere tutto, ma che la venuta dello Spirito li avrebbe guidato alla verità intera (Gv 16,12-13). E, giustamente, mai avrebbero potuto, loro che erano ebrei, cresciuti nella fede di un stretto monoteismo, comprendere come in Dio ci sia un Padre, un Figlio e uno Spirito Santo, senza una reale e profonda illuminazione dall'alto.
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