I Lettura:
Is 7,10-14
II Lettura:
Rm 1,1-7
Vangelo:
Mt 1,18-24
Testi di riferimento:
Es 17,7; 33,14-16; 34,9; 1Sam 5,7; 6,9.20; Gdc 6,13-16; 1Re 8,57; 2Cro 13,12; 32,8; Gdt 13,11; Gb 14,4; Sal 103,3-4; 130,8; Is 4,2; 6,13; 11,1.10; 25,8; 42,1-4; 43,25; 44,22-23; 45,21-22; 53,2.11; Ger 14,9; 23,5-6; Ez 34,30; 37,26-27; Zc 3,8; 6,12; Mt 1,1; Mc 2,7; Lc 1,68; At 18,9-10; Rm 8,31; 1Tm 1,15; Tt 2,14; Ap 21,3-4
1. La quarta domenica di Avvento è ormai proiettata alla festa di Natale, alla prima venuta di Gesù. Perciò la tematica è quella dell’adempimento delle promesse messianiche riguardo al futuro re davidico, che troviamo nell’Antico Testamento, specialmente nei testi profetici. Tale tematica mette in rilievo la verità che Dio è fedele per sempre e non viene meno alle sue promesse, mantenendole al di là di ogni aspettativa umana, attraverso vie inaspettate. Anche nel momento in cui la discendenza davidica sembrerà irrimediabilmente perduta e il regno non più realizzabile, Israele deve credere che comunque Dio compirà quanto ha promesso. Certo, siccome le vie di Dio non sono le nostre Egli ha realizzato le sue promesse in una forma che non rientrava negli schemi di coloro che ne erano in attesa. Dio è sempre superiore alle nostre aspettative; è sempre fuori dai nostri schemi.
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