I Lettura:
Gen 14,18-20
II Lettura:
1Cor 11,23-26
Vangelo:
Lc 9,11-17
Testi di riferimento:
Gen 41,26-27; Es 12,11; 24,5-12; Nm 11,21-22; Dt 16,3; 2Re 4,42-44; Sal 26,6; 78,19-20; Sir 13,15ss.; Zc 9,11; Mt 22,11-13; 26,27-28; Gv 1,29; 6,54; At 2,42.46; 20,11; 27,35; 1Cor 5,7-8; 10,16-22; 11,27.31; 2Cor 6,14-16; 13,5; Gal 6,4; Ef 5,2.27; Eb 7,22; 9,13-14.22; 10,3-10.29; 12,24; 13,20; 1Pt 1,18-19; 1Gv 1,7; Ap 3,20; 22,2.20
1. La presenza di Cristo nella celebrazione eucaristica. « Nella celebrazione della Messa, nella quale si perpetua il sacrificio della Croce, Cristo è realmente presente nell'assemblea dei fedeli riunita in suo nome, nella persona del ministro, nella sua Parola e in modo sostanziale e permanente sotto le specie eucaristiche » (Principi e norme del Messale Romano, 27). La festività del “Corpo e Sangue di Cristo” mette in evidenza innanzitutto e soprattutto il contesto celebrativo dell'eucarestia in cui Gesù si fa realmente presente in varie forme, fra cui in modo sostanziale e permanente sotto le specie eucaristiche. Da duemila anni questo suo farsi presente nella celebrazione eucaristica rimane inalterato. Ma anche qualcosa di così straordinario rischia, a causa della debolezza umana, di venire sottovalutato o non avvertito in tutta la sua dimensione. E allora è necessario richiamare sempre tale verità.
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