I Lettura:
Ez 47,1-2.8-9.12
II Lettura:
1Cor 3,9-11.16-17
Vangelo:
Gv 2,13-22
Testi di riferimento:
Es 34,14; 1Re 8,27; 18,21; 2Re 17,33; 21,4-5; 23,6; Sal 69,10; 119,139; Is 66,1; Ger 7,11; Ez 36,25; Os 14,8; Zc 14,21; Mal 3,1-4; Mt 6,24; 18,20; Gv 4,21; At 7,48-49; Rm 12,1; 1Cor 6,19; 10,21; 2Cor 6,16; Ef 1,22; 2,19-22; Col 2,29; 1Tm 3,15; Eb 2,6; 1Pt 2,5; Ap 3,15
1. La festa odierna. La cattedrale di Roma. In tutte la Chiese cattoliche il 9 Novembre si celebra la dedicazione della Cattedrale di Roma, la Basilica Lateranense. Ogni Chiesa, ogni cristiano, ha una madre, perché nessuno si può dare la fede da solo (CCC 166), ma la riceve da una Chiesa, da cristiani che ci testimoniano e ci trasmettano la fede. Così se ogni chiesa locale ha una sua festa particolare che riguarda la propria cattedrale, la chiesa madre di Roma deve essere celebrata in tutte le Chiese del mondo. Perché la Chiesa di Roma è caput et mater di tutte le altre Chiese. La Basilica Lateranense è la Chiesa madre perché in essa risiede la cattedra del vescovo di Roma, successore di Pietro, su cui Cristo ha fondato la sua Chiesa. La cattedra è il simbolo dell’insegnamento. Il cristianesimo è la “via” di Cristo, il retto modo di procedere secondo l’insegnamento di Cristo, piena rivelazione di Dio. Nel collegio apostolico Pietro svolge il ruolo di fondamento dell’unità.
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